
edius app per i sordi. Le tecnologie moderne, gli smartphone e le app che oggi fanno qualsiasi cosa, possono aiutare la vita dei diversamente abili?
Telefonare, messaggiare sono ai nostri tempi azioni quotidiane. Nessuno può farne a meno.
Le persone sorde o sordomute hanno una grandissima difficoltà a telefonare e messaggiare.
Interviene in questo senso Pedius. Si tratta di un app per dispositivi Android e iOS che aiuta i diversamente abili a telefonare e a dialogare via messaggi testuali in autonomia.
Con l’app Pedius la persona sorda potrà scrivedere del testo durante una telefonata. L’app trasformerà in voce (artificiale) il testo leggendolo all’interlocutore. A sua volta Pedius trasforma in testo la voce dell’interlocutore durante una normalissima telefonata. In questo modo la persona diversamente abile può dialogare in modo autonomo utilizzando uno smartphone e la Pedius app per i sordi.
Incuriositi dall’interessante iniziativa, abbiamo intervistato Lorenzo Di Ciaccio, fondatore dell’azienda Pedius app per i sordi. .
Gli abbiamo posto alcune domande. Di seguito trovate l’intervista.
- Cosa fa di diverso Pedius rispetto alle altre app per i sordi?
Pedius è la prima applicazione che permette alle persone sorde di telefonare. Esistono applicazioni per imparare la lingua dei segni o per amplificare i suoni, ultimamente esistono anche applicazioni in grado di riconoscere suoni come il pianto di un bambino e di inviare notifiche.
Esistono inoltre applicazioni per le trascrizioni, ma nessuna di queste funziona direttamente all’interno di una telefonata. Inoltre il nostro lavoro è quello di sensibilizzare le aziende che offrono servizi di pubblica utilità ad essere più accessibili. La nostra app infatti permette di chiamare gratuitamente tutte le aziende che hanno aderito al nostro programma per l’accessibilità.
- Da dove deriva la scelta del nome “Pedius”?
Quintus Pedius è il nome del primo sordo che la storia ci riporta, nell’antica Roma era possibile uccidere i figli con malformazioni fino al 5 anno di età, i bambini sordi spesso sfuggivano a questa crudele selezione, ma non avendo molte possibilità finivano a lavorare come schiavi. Quintus Pedius era il nipote del console omonimo che si sforzò di dare un destino migliore insegnandogli l’arte. Divenne così un pittore ed un suo autoritratto è giunto fino ai nostri tempi.
Abbiamo scelto questo nome perchè volevamo un nome che fosse legato alla storia e alla cultura sorda e la storia di Pedius era perfetta.
- Quale significato vuole richiamare l’immagine del vostro logo?
L’immagine rappresenta l’antelice, la parte interna dell’orecchio, stilizzata con la forma della P e richiama anche una delle posizioni della mano usata nella lingua dei segni.
- le due app Android/iOS sono native oppure avete utilizzato framework cross platform?
Abbiamo da sempre realizzato applicazioni native, all’inizio la scelta era obbligata per l’utilizzo delle funzioni di telefonia e per ridurre la latenza dell’applicazione. Successivamente abbiamo rilasciato la versione web, ma continuiamo ad avere applicazioni native. Pedius è un servizio che può essere utilizzato anche in emergenza per cui è indispensabile poter garantire l’affidabilità del servizio riducendo gli intermediari tecnologici come framework. - Perchè avete scelto un determinato stack tecnologico rispetto ad un altro?
La scelta inizialmente era legata alle nostre capacità e all’esigenza di interfacciarsi con altri sistemi per cui l’utilizzo del protocollo REST era fondamentale. Pedius utilizza inizialmente Java e mysql anche se per alcune funzioni utilizziamo database non relazionali che consentono una maggiore elasticità nell’immagazzinamento dei dati.
- Da quante persone è composto il vostro teams e che figure sono?
Attualmente siamo 11, 7 sviluppatori, il resto tra marketing e customer care.
- Pensate di espandere il servizio anche per altri dispositivi o altre soluzioni in ottica futura?
Con la versione web possiamo garantire la compatibilità con tutti i dispositivi più moderni oltre ad avere una maggiore flessibilità di utilizzo in particolare nelle aziende dove l’uso è più intenso, molti utenti preferiscono usare Pedius dal computer.
Lo scorso anno abbiamo lanciato un nuovo servizio rivolto al mondo dell’istruzione, abbiamo realizzato un software per sottotitolare le lezioni universitarie e per creare in automatico riassunti e note. La soluzione è attualmente in uso in 3 università tra cui La Sapienza e l’università di Sassari e sta dando benefici non solo agli studenti sordi, ma anche a tutti gli studenti con disturbi dell’apprendimento per i quali il sottotitolo è un importante aiuto per restare concentrati.
- Con quali strategie commerciali Pedius si diffonde fra i sordi?
Commercialmente abbiamo 2 canali, il primo è quello della comunità sorda che si fa veicolo di innovazione nelle aziende e nelle scuole, questo perchè c’è poca conoscenza di soluzioni specifiche .
- Per il futuro avete intenzione di assumere persone? L ‘Azienda è in espansione?
Si siamo alla ricerca di uno sviluppatore front end per migliorare la user experience e per portare innovazione continua sia nel prodotto di telefonia che per quello legato all’università. Inoltre stiamo ampliando i paesi in cui siamo operativi attivando collaborazioni con aziende europee e sudamericane.
Innovaformazione, scuola informatica specialistica promuove l’utilizzo della tecnologia per migliorare la vita delle persone.
Nell’offerta formativa (per le aziende e sviluppatori) trovate alcuni corsi per lo sviluppo app Android e iOS, sia nativo che tramite i principali framework cross-platform (es. Flutter, Maui.net e React Native).
L’elenco corsi in ambito mobile li trovate sul nostro sito a questo LINK.
INFO: info@innovaformazione.net – tel. 3471012275 (Dario Carrassi)