
“L’estetista è il lavoro che ho sempre voluto fare. Mi piace incontrare le persone, dare loro un servizio. Però pensavo che non ci sarei mai riuscita perché sono una persona sorda. Ora, invece, sento che sto facendo qualcosa di bello”. Anna è una delle tredici studentesse del corso di formazione per assistenti operatori del benessere creato da “Idea formazione” a Collegno. Il corso, riconosciuto e completamente finanziato dalla Regione Piemonte, è il primo di questo tipo in Italia, aperto anche a persone sorde.
Nel corso hanno tutte disabilità più o meno lievi, e di queste sette non sentono. Hanno lo stesso entusiasmo di Anna che parla con la lingua dei segni perché oggi in classe c’è l’interprete dell’Ente nazionale sordi che supporta il progetto, ma sa esprimersi anche con le parole, legge il labiale: è quello che farà durante lo stage e poi, in futuro, quando lavorerà in un salone. Ricostruzione unghie, massaggi, cerette, norme sulla sicurezza e gestione dei dati dei clienti, ma anche anatomia e chimica. Il programma di studio è intenso: 1200 ore di corso, 300 ore di laboratorio e 200 di stage attraverso i saloni che con Cna hanno deciso di sostenere l’idea di Irene Cannavò, la creatrice dell’accademia e formatrice con un’esperienza di 36 anni. “Abbiamo voluto abbattere prima di tutto un’idea, quella che vede nella diversità un ostacolo a fare il lavoro dei propri sogni. Questo corso non fa sconti a nessuno, trattiamo le allieve tutte allo stesso modo perché così sarà quando lavoreranno per conto loro. Se rovineranno uno strumento, devono sapere che dovranno ripagarlo, se faranno un errore dovranno risponderne. Questo corso insegna un mestiere ma anche a diventare autonomi”, e spiega alle sue allieve pratica e teoria ma anche tutti i possibili incidenti di percorso che possono capitare.
Arianna ha 41 anni, ha sempre solo cercato e trovato impieghi da poter fare al computer, nel comparto amministrativo, oppure come docente in lingua dei segni. “Ma dietro allo schermo di un pc mi mancava il contatto con le persone, questo lavoro, invece è perfetto, spero di prendere il titolo e lavorare facendo unghie, cerette e massaggi”.
Per il momento saranno assistenti e non estetiste ma solo per una questione di ore. Per avere l’abilitazione da estetista ne servono 1800, più di quelle previste da questo corso. Decidere di proseguire gli studi è la strada per completarle.
Il sogno di queste ragazze è quello di aprire il primo centro estetico pensato per persone non udenti ma – precisano – “noi vorremo lavorare con tutti, sordi e udenti, ci interessano le persone, non le loro disabilità”. Cannavò segue le ragazze durante tutto il percorso fino al primo giorno di stage che per molte è già iniziato. “C’è un po’ di paura il primo giorno – dice – mi piace accompagnarle”. Ma poi se la cavano benissimo da sole. Entro l’estate si concluderà il secondo anno del corso che sta richiamando aspiranti assistenti del benessere da tutt’Italia. “Facciamo una selezione all’ingresso perché il percorso è impegnativo e vogliamo solo persone davvero motivate”, spiega ancora Cannavò. Nella classe di Arianna, Salma, Andrea , Anna e le altre nove ragazze le hanno trovate.
Il corso è apprezzato anche al Comune di Collegno: qualche settimana fa il sindaco ha visitato il centro durante un open day. “Promuovere la formazione professionale e l’inserimento lavorativo è una scelta intelligente, perché sostiene il percorso strategico di vivere in comunità inclusive” ha detto il sindaco Francesco Casciano.