“Se parli ad un uomo in una lingua a lui comprensibile, arriverai alla sua testa. Se gli parli nella sua lingua, arriverai al suo cuore”
Nelson Mandela
La LIS (Lingua dei Segni Italiana) è una lingua visivo-gestuale utilizzata dalla comunità Sordo Italiana, realtà rappresentata da sordi e udenti segnati. Questa piccola società comprende i sordi che utilizzano come prima scelta la lingua dei Segni, i figli di sordi, conosciuto come CODA (Childrean of Deaf Adults), professionisti quali assistenti alla comunicazione e interpreti LIS e tutte quelle persone che, per ragioni lavorative o personali, hanno intrapreso lo studio di questa lingua.
Prima di inoltrarmi nell’argomento mi sembra corretto precisare che la LIS non rappresenta la lingua di tutte le persone affette da sordità. L’arrivo di nuove tecnologie e studi (es gli impianti cocleari) hanno permesso un notevole miglioramento e correzione dell’handicap, fino ad arrivare a notevoli miglioramenti sia per quanto riguarda la percezione uditiva che di linguaggio.
Importante anche sottolineare che nella LIS si parla di segni e non di gesti!
La LIS, al contrario delle lingue vocali, utilizza il sistema visivo-gestuale, basato sulla vista e sulla gestualità, contenendo comportamenti gestuali e mimici che costruiscono la sua struttura portante sui segni.
In Italia, la decisione di inserire la LIS è stata formalizzata attraverso il Decreto Legislativo n. 41 del 22/03/2021, che ne prevede l’introduzione nell’ambito dell’informazione televisiva. Nello stesso Decreto all’articolo 34-ter vengono previste le “Misure per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana e l’inclusione delle persone con disabilità, riconoscendo, promuovendo e tutelando la Lingua dei Segni Italiana (LIS e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST)”. Nell’ambito del suddetto articolo vengono inoltre riconosciute le figure dell’interprete LIS e dell’interprete LIST come professionisti esperti di traduzione ed interpretazione.
Alla luce di questi decreti, la LIS, sta diventando una lingua che negli ultimi anni sta crescendo in modo esponenziale tanto da stimolare sempre più persone ad intraprendere corsi specifici, sviluppati in ambito differenti, permettendo una maggior diffusione e conoscenza più dettagliata di questo mondo.
Anche in ambito sanitario la LIS sta diventando argomento di interesse, soprattutto nel modo dell’infermieristica dove la comunicazione e la relazione con il paziente è fondamentale al fine di soddisfarne i bisogni. Conoscere la LIS diventa un mezzo per mettere al centro il paziente e le sue necessità, assistendolo in modo completo e soddisfacente, rendendo maggiormente fruibile il diritto alla salute.
È bene dire, al fine di migliorare tale comunicazione, che sarebbe opportuno conoscere e riconoscere, innanzitutto, le principali barriere comunicative che le persone affette da questi handicap incontrano. Successivamente bisognerebbe imparare alcuni segni e conoscere delle domande in LIS, ripetibili in diversi contesti infermieristici, al fine di far sentire il paziente al sicuro e compreso.
Approcciarsi con questa modalità, permetterà di far diventare l’infermiere un punto di riferimento, una figura di cui fidarsi diminuendo ansia e tensioni e portando ad una migliore collaborazione.
Ora molti potranno pensare di iscriversi al primo corso LIS offerto, ma ritengo che sia giusto dare ad oggi professionista il suo valore tanto quanto lo pretendo per la mia professione.
I percorsi di formazione per la LIS sono al momento molto vari. Negli ultimi anni, alcuni atenei, propongono di frequentare corsi in lingue per l’interpretariato e la traduzione offendo la possibilità di seguire dei corsi nella Lingua Italiana dei Segni e, al momento, solo due università italiane propongono la LIS come corso universitario.
Importante dire e sottolineare che la Lingua dei Segni Italiana non è una forma abbreviata di italiano, una mimica, un qualche codice morse o braille, un semplice alfabeto manuale o un supporto all’espressione della lingua parlata, ma una lingua con proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali.
Cari infermieri per imparare la LIS avvaliamoci quindi di specialisti e scegliete i corsi formativi con attenzione! Per imparare quanto può esserci più utile e, leggermente più semplice, potrebbe inizialmente esserci di supporto l’alfabeto in LIS, con il suo aiuto potremmo dare le informazioni più semplici (come i nostri nominativi, capire quelli del paziente, o comunicare una parola di cui non conosciamo il segno corrispondente).