
Lo spettacolo in scena fino al 19 novembre in collaborazione con la lega del filo d’oro
Cosa succede quando in una famiglia arriva il figlio “imperfetto”? Come reagiscono un padre e una madre che cercano di confrontarsi con una bambina con cui non possono comunicare? Helen non vede, non sente e non parla, e i suoi genitori non sanno dove sbattere la testa. Ma in casa arriva Anna (Mascia Musy), dura, inflessibile, con una storia di semi cecità alle spalle, una vita trascorsa in mezzo a creature “difettose”.
Sarà il linguaggio dei segni – considerata tra le prime dieci grandi scoperte della storia moderna – a permettere a Helen di apprendere, esprimere sentimenti e necessità, crescere e farsi rispettare e raccontare la sua storia. Al suo debutto a Broadway, nel 1959, questo piccolo capolavoro riscosse un successo straordinario e venne replicato ininterrottamente per quasi tre anni: e oggi più che mai questa storia ci restituisce con forza il valore di chi non accetta di rassegnarsi. Lo spettacolo di William Gibson in scena al teatro Gobetti di Torino è l’adattamento di Emanuela Giordano che ha curato anche la regia con Mascia Musy, Fabrizio Coniglio, Anna Mallamaci e Laura Nardi.